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Lampedusa il racconto del medico Pietro Bartolo – ACCOGLIENZA E UMANITA’

PIETRO BARTOLO RACCONTO LAMPEDUSA

TUTTI HANNO IL DIRITTO DI ESSERE ACCOLTI, TUTTI HANNO IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA DIGNITOSA.

Siamo noi, il mondo civilizzato che abbiamo scambiato quel continente come un grande supermercato, siamo andati a prendere tutto quello che hanno, dal petrolio, ai diamanti, il coltan, il silicio, quello con cui si fanno le batterie dei telefonini, ma non solo anche le batterie delle macchine (…) Li abbiamo costretti ad andare via, gli abbiamo tolto tutto, li abbiamo colonizzati, schiavizzati, gli abbiamo portato le guerre. Li abbiamo costretti ad andare via. Ora che vengono dalla nostra parte a chiedere un po’ di aiuto, noi non li vogliamo.

Camminavo su i corpi di ragazzi morti, tutti ammassati, nella stiva, erano tutti giovani come voi, il più grande avrà avuto vent’anni. Mi sono sentito male, quella stiva era piena di sangue, ho cominciato a vomitare, stavo male, ho pianto. Sapete quante volte ho pianto? Non lo potete immaginare voi. Quando vedo i cadaveri dei bambini piccoli, come i nostri bambini. Bambini di mesi, anni, morti. Ho pianto tante volte.

Estratti interventi DOTTOR PIETRO BARTOLO dal video
fonte foto ilrisvegliodellasardegna

Tesserino stampa internazionale

Tesserino stampa internazionale GNS PRESS DALE ZACCARIA

Giornalista Associata alla G.N.S PRESS ASSOCIATION
TESSERA STAMPA INTERNAZIONALE
https://www.gnspress.com

GNS Press è stata ufficialmente registrata come associazione di giornalisti e giornalisti dal 1991 (Reg. Act. PO 2000.133.258). GNS supporta e promuove giornalisti e fotografi di stampa e ha ottenuto una valutazione dei membri superiore alla media per molti anni. Molti membri GNS sono membri della GNS Press da anni (alcuni da oltre 10 anni), che parlano di un livello di soddisfazione superiore alla media e costantemente alto. La cooperazione con gli uffici editoriali online è al centro delle attività. Come partner per servizi giornalistici di valore, clienti ben noti si affidano ai servizi di GNS Press.

In seguito alla verifica ufficiale delle attività dell’associazione, alla GNS Press è stata concessa l’iscrizione alla Camera dei giornalisti europea (numero di identificazione 24.77VII.8221). In particolare, la prestigiosa associazione promuove lo sviluppo professionale libero in tutto il mondo nel settore della stampa in generale e la ricerca di attività giornalistiche in particolare. L’EUCJ, come altre associazioni, si impegna a sostenere i diritti di tutti i giornalisti e professionisti dei media. GNS ha ricevuto lo status di socio associato ECJ come rappresentante riconosciuto della stampa. I servizi di informazione a livello europeo e i relativi contatti (intensivi) del settore costituiscono la base per questo. Informazioni su: eucj.org

IGNAZIO RAMONET: L’impero della sorveglianza

Ignacio-Ramonet per dale zaccaria

I tre miliardi e mezzo di persone che utilizzano Internet vengono automaticamente controllati. Qualsiasi utilizzatore di un telefono intelligente (smartphone) o di un computer viene, lo ripeto, automaticamente sorvegliato. IGNACIO RAMONET

NOAM CHOMSKY : Atti di aggressione e di controllo

Noam Chomsky per Dale Zaccaria

Quelli che lavorano nell’industria delle pubbliche relazioni hanno uno scopo preciso: cercano di inculcare al popolo i valori giusti e hanno una loro idea di come dev’essere la democrazia: un sistema in cui la classe specializzata è addestrata per lavorare al servizio dei padroni della società. Il resto della popolazione dovrebbe essere privato di qualsiasi forma di organizzazione, che è esclusivamente fonte di guai. Ciascuno deve restare da solo davanti alla televisione e assorbire il messaggio secondo cui l’unico valore che conta è possedere più beni e vivere come le ricche famiglie borghesi che appaiono sullo schermo, credendo nell’armonia e nello spirito americano. Per la popolazione, l’unica realtà consentita è quella mostrata dai media; desiderare o credere che esista qualcosa di diverso è una follia. E poiché non è permessa alcuna forma di organizzazione (e questo è fondamentale) non c’è modo di confrontare le proprie idee con quelle degli altri.
Dietro a tutto questo c’è l’idea di democrazia cui ho accennato, la quale impone che il gregge smarrito guardi il campionato di calcio, le sitcom o i film violenti. Ogni tanto è opportuno fargli recitare qualche slogan (come “Appoggia le nostre truppe”) o spaventarlo, evocando davanti ai suoi occhi un diavolo che minacci di distruggerlo; altrimenti potrebbe cominciare a pensare, e pensare non è di sua competenza.

estratto*

Cardito: adulti irresponsabili e bambini vittime di un mondo malato e perverso

cardito adulti irresponsabibili e bambini vittime di un mondo malato e perverso

di Dale Zaccaria

Aveva solo 7 anni Giuseppe Dorice, come tutti i bambini e le bambine, lui è sua sorella Noemi, di 8 anni, dovevano crescere in un’ ambiente di gentilezza e di amore, e non nell’insensibilità e nell’indifferenza di adulti, violenti e distratti. Le responsabilità sono di tutti. Maestre e l’ Istituto scolastico che non hanno allertato chi di dovere, le forze dell’ordine ed i servizi sociali, quando questi due cuccioli si presentavano tra i banchi, tumefatti sul volto e nel corpo. Vicini di casa, chiunque abbia visto e sapesse. Chiediamo scusa a Giuseppe e a Noemi, ma a tutti i bambini. Perché i genitori non sempre sono genitori, né una madre è sempre una madre, e così i padri. Chiedo scusa a Giuseppe perché nessuno è riuscito a difenderlo e a salvarlo. Ho vergogna degli adulti, che pur sapendo nulla hanno fatto. Chiedo scusa alla piccola Noemi, che aveva più volte parlato, dicendo delle violenze subite dal patrigno con la complicità della loro mamma, ma le sue parole non sono bastate, come non è bastato il suo orecchio tagliato. Perché questo è un mondo malato e perverso. Perché se non si riescono a proteggere e a tutelare i bambini, allora una società non è degna di esistere né tantomeno di essere definita civile, e in questa inciviltà, barbaria umana, Giuseppe, Noemi, voi tutti bambini non avete nessuna colpa. A voi va il mio pensiero di affetto profondo, agli adulti va la mia vergogna, ho vergogna di loro e per loro. Che questo evento, come tanti altri casi di cronaca, ci facciano seriamente riflettere, che un mondo che non difende i bambini, non è un posto che può avere un presente e un futuro.

* foto tratta dal web

G.N.S. Press Association

DALE ZACCARIA

Giornalista Associata alla G.N.S PRESS ASSOCIATION
TESSERA STAMPA INTERNAZIONALE
https://www.gnspress.com

GNS Press è stata ufficialmente registrata come associazione di giornalisti e giornalisti dal 1991 (Reg. Act. PO 2000.133.258). GNS supporta e promuove giornalisti e fotografi di stampa e ha ottenuto una valutazione dei membri superiore alla media per molti anni. Molti membri GNS sono membri della GNS Press da anni (alcuni da oltre 10 anni), che parlano di un livello di soddisfazione superiore alla media e costantemente alto. La cooperazione con gli uffici editoriali online è al centro delle attività. Come partner per servizi giornalistici di valore, clienti ben noti si affidano ai servizi di GNS Press.

In seguito alla verifica ufficiale delle attività dell’associazione, alla GNS Press è stata concessa l’iscrizione alla Camera dei giornalisti europea (numero di identificazione 24.77VII.8221). In particolare, la prestigiosa associazione promuove lo sviluppo professionale libero in tutto il mondo nel settore della stampa in generale e la ricerca di attività giornalistiche in particolare. L’EUCJ, come altre associazioni, si impegna a sostenere i diritti di tutti i giornalisti e professionisti dei media. GNS ha ricevuto lo status di socio associato ECJ come rappresentante riconosciuto della stampa. I servizi di informazione a livello europeo e i relativi contatti (intensivi) del settore costituiscono la base per questo. Informazioni su: eucj.org

KLASSEN TID In DANIMARCA a scuola c’è l’ora di EMPATIA

Le meravigliose avventure di Pallina Sara e Nadira illustrazioni Giuseppe Del Curatolo in collaborazione con I Camalioni testi Dale Zaccaria

KLASSEN TID In DANIMARCA a scuola c’è l’ora di EMPATIA. La Danimarca è considerato il Paese più felice del mondo. Il segreto sta proprio nei bambini. Fin da piccoli, infatti, vengono indirizzati verso l’empatia
L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo, in questo modo, emozioni e pensieri. E’ un termine che deriva dal greco, en-pathos “sentire dentro”, e consiste nel riconoscere le emozioni degli altri come se fossero proprie, calandosi nella realtà altrui per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni e “pathos”.

in foto Le meravigliose avventure di Pallina Sara e Nadira illustrazioni Giuseppe Del Curatolo in collaborazione con I Camalioni testi Dale Zaccaria.

SORELLA IO TI CREDO: Lettera della ragazza violata alla Circumvesuviana

https://www.dalezaccaria.com/wp/wp-content/uploads/2017/05/feminismo-poetico-feministarte-i-camalioni-dale-zaccaria.jpg

 

“Bastano pochi minuti e ritorno col pensiero. Erano attimi di incapacità a reagire di fronte la brutalità e la supremazia di tre corpi. Erano attimi in cui la mente sembrava come incapace di comprendere, di totale perdizione dell’essere. E dopo che il corpo era diventato scarto e oggetto, ho provato una sorta di distacco da esso. Il mio corpo, sede della mia anima, così sporco.
Mi sembrava di essere avvolta dalla nebbia mentre mi trascinavo su quella panchina dopo quelli che saranno stati 7 o 8 minuti. Mi sono seduta e non l’ho avvertito più. Ho cominciato ad odiarlo e poi a provare una profonda compassione per il mio essere. Compassione che ancora oggi mi accompagna, unita ad una sensazione di rabbia impotente, unita al rammarico, allo sdegno, allo sporco, al rifiuto e poi all’accettazione di un corpo che fatico a riconoscere perché calpestato nella sua purezza. Il futuro diviene una sorta di clessidra. Consumato il corpo e la mente dal tempo odierno ricerca una vita semplice. Mi piacerebbe essere a capo di un’associazione che si occupa della prevenzione, della tutela e della salvaguardia delle donne, ragazze, bambine a rischio, perché donare se stessi e il proprio vissuto per gli altri è l’unico modo per accettarlo”.

Dipinto I Camalioni

DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale

Senza Titolo Realizzato da Camilla Pagano Acrilico su cartone riciclato

La presente direttiva prevede norme miranti ad adeguare talune eccezioni e limitazioni al diritto d’autore e diritti connessi all’ambiente digitale e al contesto transfrontaliero, nonché misure volte a facilitare determinate procedure di concessione delle licenze, in particolare, ma non solo, per la divulgazione di opere fuori commercio e di altri materiali e la disponibilità online di opere audiovisive su piattaforme di video su richiesta, al fine di garantire un più ampio accesso ai contenuti. Essa contiene anche disposizioni volte a rendere più agevole l’utilizzo dei contenuti di pubblico dominio. Per garantire il buon funzionamento e l’equità del mercato per il diritto d’autore sono altresì opportune norme relative ai diritti sulle pubblicazioni, all’uso di opere o altri materiali da parte dei prestatori di servizi online che memorizzano contenuti caricati dagli utenti e vi danno accesso, alla trasparenza dei contratti per autori e artisti (interpreti o esecutori), alla remunerazione di autori e artisti (interpreti o esecutori), nonché a un meccanismo per la revoca dei diritti che autori e artisti (interpreti o esecutori) hanno trasferito in esclusiva.

TESTO APPROVATO LEGGE COPYRIGHT

Dipinto I Camalioni ” Senza Titolo ” Realizzato da Camilla Pagano Acrilico su cartone riciclato

Facebook una miniera d’oro di solitudine di ZYGMUNT BAUMAN

zygmunt bauman facebook una mniera doro di solitudine

a cura di Zygmunt Bauman

Facebook è un esempio molto importante, che spiega quello che si sta verificando nella società contemporanea. Io non approvo né disapprovo. Sto semplicemente cercando di spiegare, in base alle mie conoscenze, quali decisioni siete chiamati a prendere, in direzione di una vita vera, degna di essere vissuta. Un altro punto che vorrei toccare ha a che fare con uno studente del primo anno dell’Università di Harvard: Mark Zuckerberg. Lui afferma di aver inventato Facebook, ma i suoi colleghi la pensano diversamente: dicono che ha rubato la loro idea. Facebook oggi vale cinquanta miliardi di dollari nei mercati azionari. 500 milioni di persone sono membri attivi di Facebook. Chiaramente Mark Zuckerberg, una persona ricca di inventiva e di creatività, una persona intelligente, mettetela come volete, ha trovato una miniera d’oro. E quindi mi domando che tipo di miniera d’oro sia: forse una miniera d’oro di paura? di solitudine? L’antenato di Facebook, per così dire, è stato il Walkman, che consentiva di ascoltare la radio in qualunque posto della casa. Come fu creata la domanda? Con uno slogan. Uno slogan molto intelligente: “Mai più da soli”. E questa era una miniera d’oro, tante persone temevano di restare sole. Il perché cercherò di spiegarlo, ma dovrò ripetermi. La risposta è: perché le nostre connessioni con gli altri sono fragili, perché regna l’incertezza. Ciò di cui abbiamo più paura è la paura di essere respinti, di essere esclusi. Nel senso generale del termine: respinti dalla famiglia, da un compagno, dalla comunità di amici, dal capo ufficio, dal capo dell’azienda per cui lavoriamo. La paura di essere respinti in qualunque luogo in cui si esprima la società. È questa, secondo me, la miniera d’oro. C’è una differenza tra questo vivere insieme, che impedisce appunto la solitudine, nel network e nella comunità. E qual è questa differenza? La metafora che ho utilizzato nei miei libri è quella dei microfoni nei confessionali. Il confessionale è il simbolo del luogo più intimo, del segreto più intimo che voi volete far custodire solo a Dio, o a un amico molto selezionato con cui decidete di confidarvi. Normalmente il confessionale garantisce questa estrema intimità. Immaginate che nel confessionale vengano messi dei microfoni, e che il vostro segreto venga divulgato attraverso degli altoparlanti in una piazza. Immaginate questa situazione: è esattamente quello che sta succedendo oggi. Il 61% dei ragazzi inglesi, all’inizio del proprio percorso scolastico, si è esposto virtualmente nudo: su Facebook, appunto. Questi ragazzi hanno confessato la loro difficoltà a parlare, proprio mentre parlavano pubblicamente mettendo in piazza le loro persone, le loro preferenze, i loro peccati, qualunque cosa insomma. Perché i giovani si comportano così? Perché, cari amici, il modello di esserci, cioè di provare la propria esistenza, è cambiato in modo significativo negli ultimi trecento anni, rispetto a quando Cartesio disse: “Cogito, ergo sum”. “Penso, dunque sono”: questa era la certezza assoluta, e non è più valida oggi. Se Cartesio oggi fosse qui… be’, ovviamente è una battuta, ma l’argomento è serio… se fosse qui direbbe: “Ho visto in TV, dunque sono”. Forse questo sarebbe l’assioma, tradotto oggi. Signore e signori, solo i personaggi famosi possono dirlo. Noi siamo persone comuni. Noi non andiamo in TV e non possiamo ragionare così, e quindi dobbiamo cominciare a dubitare della nostra esistenza. Facebook è la risposta per l’uomo della strada, è l’edizione per l’uomo comune, la versione comune dello stare sotto i riflettori, del comparire in TV o sui rotocalchi patinati. La domanda quindi è: perché le celebrità vengono guardate con tanta ammirazione? Perché ciascuno di noi parla di loro, guarda a loro con interesse, le celebrità sono appunto oggetto di sguardi in ogni parte del mondo. Celebrità è colui che è noto per essere noto. Questa è l’identità delle celebrità. Quello che le rende delle celebrità non è tanto ciò che fanno, quanto il fatto che milioni di persone le guardino e parlino di loro. E nel momento in cui vi esponete attraverso il vostro account su Facebook, voi avrete la possibilità di essere guardati da molte persone: verrete notati. È come se vi metteste sul mercato, per essere venduti. È un progetto ideato e realizzato da cercati o ignorati, non lo sapete: è un rischio da correre. Come un bene di consumo lanciato sul mercato, ciascun prodotto di questo tipo corre il rischio di essere ignorato. Però ogni rischio include un’opportunità. Non c’è mai la sicurezza di vincere, è come comprare un biglietto della lotteria: ma comprando almeno un biglietto, anche se ovviamente non sarete sicuri di vincere, potrete almeno sperare. Questo stesso gioco di probabilità vale con Facebook, Myspace, Twitter, che grazie a Mark Zuckerberg sono diventati una miniera d’oro, proprio perché c’era questa miniera da scavare. L’oro è la paura della solitudine, risultato inevitabile di legami sempre più fragili. Penso che, se comincerà a svanire questa paura, diminuirà il numero di persone che stanno sedute per ore a chattare su Facebook.

Pensiero Attivo

“Il difficile non è scriverla la poesia, quanto trovarla, mantenerla, farla vivere nei propri occhi, nel proprio cuore, nella propria vita” Dale Zaccaria

“L’oppressore non sarebbe così potente se non trovasse fedeli collaboratrici tra le oppresse” Simone de Beauvoir

“Ho imparato due cose importanti che dovrebbero essere ancora basilari nel mondo dello spettacolo e nella vita: la dignità e il rispetto di se stessi e degli altri” Franca Rame

“In Italia c’è il mancato riconoscimento del merito, il fatto che se hai talento ti ostacolano. Il talento diventa un elemento che va a rompere gli equilibri di mediocrità e compromesso di un sistema clientelare, dove la parola conoscenza equivale a raccomandazione” Dale Zaccaria

“Una società sana premia il merito, punisce i mascalzoni e investe nell’istruzione ” Milena Gabanelli

Partnership Libreria Amica: LIBRERIA ANTIGONE DI MILANO: Nata a giugno 2016, la libreria Antigone è specializzata in tematiche Lgbtqi+ femminismi e studi di genere. Un piccolo luogo di ritrovo con un grande intento: fornire strumenti per capire, educare, crescere.