“Dovete praticare il bene per il bene medesimo” e non già allo scopo di ricavarne qualche vantaggio personale, non perché sia riconosciuto un vostro merito, non per riceverne una ricompensa, ma perché la pratica del bene è il più alto indirizzo da seguire.
Pensare nobilmente, sentire nobilmente, vivere nobilmente, e ciò per il bene e per il valore della cosa stessa, costituisce la più grande verità, il più grande allettamento (se pure può esservi qui bisogno di allettamento), il più grande incoraggiamento (se incoraggiamento è necessario), il più grande stimolo, suscitando in ognuno di noi la spinta, il proponimento di fare il bene per il bene stesso e non col pensiero di un qualche avvenire fatto per vivere felici
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