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SETTE CARTE ALLA REGINA recensione di Lucia Laura Laterza

SETTE CARTE ALLA REGINA DALE ZACCARIA

Questi racconti rappresentano la tragica situazione della donna in ogni epoca, in ogni luogo, di città o di campagna, in ogni contesto: in pace, nelle case chiuse del 1958, come in guerra, durante il fascismo.
Ciò che colpisce della narrazione di Dale, è che la donna viene descritta non solo come vittima di abusi, di prepotenze e soprusi indicibili, ma anche come carnefice, come la “ricca signora che aveva truffato tutti” chiamata Madame M o come le suore di “Arcani Maggiori” o ancora come le “Donne Angeli della morte” in Donne d’Armi.
La sofferenza fisica ma, ancor più lacerante, quella intima e dell’anima, è descritta con parole crude ma dirette, che spiegano senza mezzi termini il travaglio, a volte inconscio, che attanaglia le protagoniste e che le porta spesso a soccombere. “Il buio calò dentro il buio”.
In altri “quadri” emergono caratteri forti come la mamma che alla fine riesce ad andare a riprendere la figlia, amata ma lasciata per 12 lunghi anni, così come promesso o le donne come Carmen che “sanno cucire destini”.
Se si pensa che ancora oggi non si è ottenuta quella parità salariale che cercava Stellina, o che ancora accade che “il bene non vince perché il male è più forte”, la mente corre ai fatti accaduti a Milano nella notte del 31 Dicembre appena trascorso; allora le parole di Dale si fanno pugnali e ci feriscono perché è proprio vero che “Il mondo è perso, si muove senza direzione, in un caotico di vivere e sopravvivere”

25 Gennaio 2022
Lucia Laura Laterza

Pensiero Attivo

“Il difficile non è scriverla la poesia, quanto trovarla, mantenerla, farla vivere nei propri occhi, nel proprio cuore, nella propria vita” Dale Zaccaria

“L’oppressore non sarebbe così potente se non trovasse fedeli collaboratrici tra le oppresse” Simone de Beauvoir

“Ho imparato due cose importanti che dovrebbero essere ancora basilari nel mondo dello spettacolo e nella vita: la dignità e il rispetto di se stessi e degli altri” Franca Rame

“In Italia c’è il mancato riconoscimento del merito, il fatto che se hai talento ti ostacolano. Il talento diventa un elemento che va a rompere gli equilibri di mediocrità e compromesso di un sistema clientelare, dove la parola conoscenza equivale a raccomandazione” Dale Zaccaria

“Una società sana premia il merito, punisce i mascalzoni e investe nell’istruzione ” Milena Gabanelli

Partnership Libreria Amica: LIBRERIA ANTIGONE DI MILANO: Nata a giugno 2016, la libreria Antigone è specializzata in tematiche Lgbtqi+ femminismi e studi di genere. Un piccolo luogo di ritrovo con un grande intento: fornire strumenti per capire, educare, crescere.